In queste fredde giornate d’inverno, in cui l’aria porta con sé un distinguibilissimo odore di neve, è inevitabile tornare con la mente a quel lontano gennaio scolpito nella storia e impresso nelle menti di giovani e meno giovani.
Non si parla solo di storia contemporanea in generale. Gli eventi della seconda guerra mondiale sono ben percepibili anche nella piccola realtà casalese, che ha vissuto gli orrori delle leggi razziali e della guerra partigiana, commemorata lo scorso 21 gennaio in occasione della commemorazione dell’eccidio della Banda Tom a cui hanno partecipato le classi 4LQ e la 5AC.
Ettore Pane, studente della 5AI, rappresentante d’istituto e presidente della Consulta giovanile ha voluto dare a tutti i suoi coetanei un sentito contributo: È importante riflettere sulla Shoah in modo apartitico, cioè senza pregiudizi o distorsioni, per comprendere pienamente l’orrore e l’ingiustizia di questo evento storico e per prevenire che simili atrocità possano accadere di nuovo in futuro.
In tempi moderni, purtroppo, ancora si assiste a episodi di antisemitismo e discriminazione nei confronti di gruppi minoritari. È quindi fondamentale continuare a ricordare e a insegnare la storia della Shoah per sensibilizzare le persone sull’importanza dell’uguaglianza e della tolleranza e per contrastare ogni forma d’odio.
Inoltre nell’ambito della giornata internazionale dedicata al ricordo e alla riflessione sulla shoah, gli alunni della classe 1BL Scienze applicate hanno concluso oggi il focus di approfondimento sul tema Il rapporto con il “diverso” nella storia del Mediterraneo, progetto d’ambito umanistico curato dalla prof.ssa L. Carrer, che ha coinvolto anche le discipline Italiano e Religione. Durante le lezioni gli alunni hanno conosciuto più da vicino la storia delle comunità ebraiche mediterranee e l’origine delle discriminazioni e delle persecuzioni protratte fino alla tragedia dello sterminio del Novecento.
Il modulo sarà completato a breve con una lezione dello storico Alessandro Vanoli e la visita alla sinagoga casalese.
È fondamentale continuare a sentire e a fare testimonianza, a formare i giovani nei confronti di uguaglianza e la memoria affinché questa non precipiti definitivamente nell’oblio.