LA PESTE A MILANO 400 ANNI DOPO

Mercoledì 15 novembre le classi 2BL e 2DL dell’Istituto Superiore A. Sobrero si sono recate a Milano per visitare i luoghi e i monumenti storici di maggiore interesse e, soprattutto, per scoprire il percorso di diffusione della Peste Nera tra il 1620 e il 1630 in un innovativo percorso multidisciplinare in Inglese che ci ha coinvolti su più fronti.
Le classi sono state accompagnate, perciò, dal Prof. De Soccio, docente di storia dell’arte – con cui avevano analizzato gli edifici storici che avrebbero visitato -; una delle docenti di italiano, la Prof.ssa Gaudio – con la quale avevano studiato, grazie al romanzo “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, il modo in cui l’epidemia influenzò la società milanese nel XVII secolo -; e la Prof. Arecchi di scienze – con la quale avevano esaminato in modalità CLIL le caratteristiche riguardanti lo Yersinia pestis, il batterio che causa la peste e le diverse forme di Peste con le loro manifestazioni patologiche e la loro diffusione endemica, anzi pandemica a volte, nel mondo.
Durante la mattinata, il docente di storia dell’arte ha svolto il ruolo di guida nella Basilica di Sant’Ambrogio, bellissimo esempio di architettura romanica. All’interno della chiesa, gli alunni hanno potuto vedere le spoglie di Sant’Ambrogio e di San Gervasio e Protaso, l’altare d’oro di epoca carolingia sormontato dal baldacchino e il sarcofago di Stilicone.
Successivamente, i ragazzi hanno visitato San Lorenzo, la chiesa famosa per la sua particolare pianta circolare intersecata da un quadrato.
Dopo la pausa pranzo, gli studenti hanno incontrato Alex, la guida inglese per un percorso, una Walk in Inglese sulle tracce della “ Black Death”. La guida ha illustrato loro l’evoluzione della malattia a Milano. La “città miracolata” che aveva superato indenne la Peste Nera del 1348, era invece stata sconvolta dalla nuova epidemia del ‘600, come viene raccontato da Manzoni. Con Alex, i ragazzi hanno fatto tappa alla Biblioteca Ambrosiana, dove lo scrittore si documentò per comporre il suo romanzo, e al Tempio di San Sebastiano, a cui i fedeli si rivolgevano per invocarne la protezione. La pestilenza, infatti, veniva considerata una punizione divina inviata sotto forma di frecce e, considerando la leggenda di San Sebastiano, sopravvissuto alle ferite mortali di queste ultime, il Santo veniva considerato il protettore dalla peste.
Successivamente, si diffuse l’idea che la malattia fosse portata dagli untori, persone malvagie in contatto con il Diavolo, che usavano i veleni prodotti dalle streghe per far ammalare la gente.
Solo molti anni dopo si scoprì la vera causa della malattia: la Yersinia pestis, un batterio che infettava le pulci dei ratti, i quali vivevano a stretto contatto con le persone.
La guida ha poi portato i ragazzi alla Ca’ Granda, il più importante ospedale della città nel XVII secolo, oggi sede dell’Università degli Studi di Milano.
Infine, gli studenti sono andati a San Bernardino alle ossa, che deve il suo nome all’agghiacciante cappella interamente rivestita con teschi e ossa umane, rinvenute nella vicina fossa comune.

Camilla Secco 2 DL Liceo delle Scienze Applicate Sobrero

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