Nella serata di sabato 24 giugno, a S. Sebastiano da Po, si è svolta un’interessante iniziativa in occasione dei quarant’anni dall’uccisione in un agguato, per mano della ‘ndrangheta, del Procuratore Capo di Torino Bruno Caccia. L’incontro, a cui ha partecipato la casalese Marina Cicinelli, docente di Religione presso l’Istituto A.

Sobrero, era organizzato nella località in cui un bene di proprietà della famiglia ‘ndranghetista dei Belfiore venne confiscato e in seguito restituito alla collettività.

Dopo una marcia in ricordo del magistrato, Cascina Caccia, dedicata all’uomo di giustizia che fu protagonista di tanti processi contro le Brigate Rosse e operò per smascherare i traffici dell’ndrangheta in Piemonte, è stata quindi scenario di interventi dei figli dello stesso Caccia, dell’ex magistrato Gian Carlo Caselli, amico e collega del procuratore, e del registra e attore Pif. Gli ospiti, in un clima di convivialità e partecipazione, hanno dialogato con i tanti presenti, molti dei quali giovani.

Anche la docente casalese, che da anni fa parte di Libera e divulga presso gli studenti le iniziative sociali dell’associazione contro le mafie presieduta da don Ciotti, ha avuto il piacere di conoscere da vicino gli illustri ospiti in un utile e proficuo confronto.