Visita della Dott.sa Ferrandi

Visita della Dott.sa Ferrandi

Un colpo improvviso, l’ictus, che colpisce il paziente e la sua famiglia. Questo il tema dell’intervento della Dottoressa Delfina Ferrandi, Direttore della Struttura complessa di Neurologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria, che martedì 30 gennaio, nell’ambito del progetto di Educazione alla Salute, ha incontrato gli alunni delle classi III Liceo per parlare di una “patologia purtroppo più diffusa di quanto si possa immaginare e che tutti dovrebbero dunque saper riconoscere tempestivamente”.

La Dottoressa Ferrandi, anche attraverso il supporto di slides, video e musiche, ha proposto agli studenti un piccolo viaggio nel mondo dell’anatomia e della fisiologia del cervello, soffermandosi in seguito su quelli che possono essere i segni e i sintomi dell’insorgenza di un ictus cerebrale; “fast” la parola chiave da memorizzare, acronimo che riassume perfettamente la sintomatologia dell’ictus: Face (paresi facciale), Arms (deficit motorio degli arti superiori), Speech (difficoltà nel linguaggio) e infine Time (tempestività nella richiesta di soccorso in presenza di uno di questi sintomi).

Numerose le domande degli alunni, la cui attenzione è stata sicuramente catturata dalla bravura e dalla professionalità della relatrice. “La Dottoressa” commentano gli studenti “è riuscita a trasmetterci delle nozioni medico-scientifiche, apprezzate soprattutto da chi di noi sta affrontando il percorso biomedico, ma è anche riuscita a farci comprendere la necessità dell’intervento immediato in caso di ictus, una patologia improvvisa e repentina”.

“E’ un onore per noi poter ospitare la Dottoressa Ferrandi, medico affermato e stimato a livello internazionale” ha concluso il Dirigente scolastico Riccardo Rota. “Da qualche anno il nostro Istituto può vantare questa collaborazione e ci auguriamo che essa possa continuare nel tempo, nonostante i sempre più numerosi impegni della Dottoressa; è senza dubbio determinante il progresso scientifico, che sta rendendo sempre più efficaci le terapie di contrasto a questa patologia, ma allo stesso modo lo sono la consapevolezza e l’informazione per poter agire tempestivamente. Questa è un’opportunità che non vogliamo far mancare ai nostri ragazzi”.